L’identità di una persona si fonda su due elementi: un senso di appartenenza e un senso di differenziazione.

Il luogo in cui questi ingredienti si mischiano e si ripartiscono è la famiglia, matrice di identità.

Una famiglia nasce quando due persone decidono di percorrere il viaggio della vita insieme.

La loro strada potrà essere a tratti larga e comoda e a tratti stretta e tortuosa.

I panorami che avranno modo di ammirare potranno essere affascinanti o noiosi.

La vita di una famiglia è fatta di continui mutamenti, cambi di organizzazione e di ruoli.

Il benessere della stessa dipende da quanto è in grado di adattarsi a tali cambiamenti.

La rigidità rappresenta il nemico più pericoloso.

Essa può determinare una incapacità di adattamento tale che la scelta di qualsiasi strada può sembrare impossibile.

Le motivazioni che inducono una famiglia ad iniziare una terapia possono essere molteplici, molto spesso tali motivazioni esprimono un disagio più profondo.

L’ausilio del terapeuta, in tale contesto, diviene fondamentale.

Egli utilizza le informazioni riportate dai membri della famiglia per individuare le ragioni sottostanti.

Ciò permette alla terapia di focalizzarsi su aspetti molto concreti e quotidiani relativi a ruoli, compiti e organizzazione gerarchica familiare.

Lo scopo della terapia è quello mettere a fuoco i punti di forza rimasti nascosti dietro modelli comportamentali e relazionali paralizzati e disfunzionali.

Attraverso la sperimentazione di modelli differenti e più adattivi.

La famiglia si sente più rassicurata dai vecchi sistemi di equilibrio.

Perciò la tendenza inconsapevole è quella di ristabilirli.

Ma i vantaggi ottenuti dalla sperimentazione di nuovi portano alla rinuncia dei vecchi.

Dott. Gabriele Sansoni Psicologo Psicoterapeuta

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